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Venice Hospitality Challenge : Si prepara al via il Gran Premio della Città di Venezia

VCH_2017_Cappello del Doge_Barovier&TosoVenezia, 3 ottobre 2017. Questa mattina, presso The Gritti Palace di Venezia, è stata presentata l’edizione 2017 della Venice Hospitality Challenge che si correrà sabato 14 ottobre alle ore 13.30 nel bacino di San Marco. Un evento unico che abbina sport, lifestyle e luxury in una città unica come Venezia, la sola regata a disputarsi nelle acque interne di un circuito cittadino che la qualifica come vero e proprio Gran Premio velico della città lagunare.

La Venice Hospitality Challenge, organizzata dallo Yacht Club Venezia, ha ottenuto per il quarto anno la partnership della luxury hotellerie veneta e presenta numeri in significativa crescita: rispetto allo scorso anno gli hotel coinvolti sono aumentati da nove a dodici e i Maxi Yacht in gara da dieci a tredici, dodici in rappresentanza dei rispettivi hotel, mentre il tredicesimo, l’indimenticabile Moro di Venezia America’s Cup correrà per la Città di Venezia.

Sulla linea di partenza sfileranno gli hotel veneziani Danieli a Luxury Collection Hotel, The Westin Europa & Regina, The Gritti Palace a Luxury Collection Hotel, Sina Centurion Palace Hotel, Belmond Hotel Cipriani, JW Marriott Venice Resort & Spa, Cà Sagredo Hotel, Hilton Molino Stucky, Excelsior Venice Lido Resort, Palazzina Hotel, oltre a Falisia a Luxury Collection Resort & Spa Portopiccolo di Sistiana (TS) e Cristallo a Luxury Collection Resort & Spa di Cortina d’Ampezzo (BL).

I Team, guidati da skipper di fama internazionale al timone di Maxi Yacht che hanno lasciato il segno nella storia della vela sportiva, si contenderanno l’ambito cappello del doge, realizzato per l’edizione 2017 dalla storica vetreria muranese Barovier & Toso le cui origini, che risalgono al 1295, ne fanno i vetrai più antichi del mondo e la sesta azienda famigliare più longeva tuttora in esercizio.

La conferenza stampa veneziana si è aperta con il saluto di benvenuto di Paolo Lorenzoni, General Manager di The Gritti Palace vincitore dell’edizione 2016 con Nuova Maxi Jena ed è proseguita con la presentazione del video teaser di Venice Hospitality Challenge 2017, un inno alla vela e al fascino della città più magica del mondo. Ha preso quindi la parola Mirko Sguario, ideatore dell’evento e Presidente dello Yacht Club Venezia che ha descritto il percorso di regata che avrà il suo apice nel Bacino di San Marco, presentando i Maxi Yacht, gli skipper abbinati agli Hotel e il programma dell’edizione 2017. Tra le novità presentate a Venezia, la prestigiosa partnership con la Marina Militare, che consentirà agli ospiti – esclusivamente su invito – di vivere un’esperienza irripetibile: una Cena di Gala al termine dell’evento a bordo del veliero della Marina Militare “Amerigo Vespucci”.

La Venice Hospitality Challenge è l’unica regata che porta imbarcazioni con una lunghezza minima di 60 piedi in un circuito cittadino – ha sottolineato Mirko Sguario, ideatore e promotore dell’evento, Presidente dello Yacht Club Venezia e già creatore della San Pellegrino Cooking Cup – ed è per questo che ormai possiamo davvero considerarla il Gran Premio di Venezia per la vela, così come per la Formula 1 lo è il Gran Premio di Monaco. Una scelta vincente che richiama ogni anno un maggior numero di partner prestigiosi, segnale che la città vede questo evento come importante motivo di richiamo non solo per i tanti appassionati di vela, ma anche per tutti i visitatori della Serenissima provenienti da ogni parte del mondo ”.

Fra i relatori Francesca Rogliani, Consigliere Comunale che ha portato i saluti della Città di Venezia, il Comandante Massimo Fabbri della Scuola Navale Morosini, Lorenza Lain – Cà Sagredo Hotel, Giampaolo Ottazzi – Belmond Hotel Cipriani, Giovanna Caprioglio – Palazzina Hotel, Alessandra Pagano – The Westin Europa & Regina, Alessandro De Medici – Hotel Danieli, Ilio Rodoni – Hilton Molino Stucky, Angelo Vignola – JW Marriott Venice, Paolo Morra – SINA Centurion Palace e Alessio Lazazzera – Hotel Excelsior Venice Lido Resort, che hanno confermato grande soddisfazione per questo evento esclusivo che, associando l’hospitality di alto livello allo sport velico, colloca ancora una volta la città di Venezia al centro del palcoscenico mondiale.

La manifestazione, organizzata dallo Yacht Club Venezia, si avvale del sostegno di sponsor prestigiosi quali Generali Italia, Marina Yachting e Moët & Chandon. Autorevoli i Media Partner della Venice Hospitality Challenge 2017: AD Architectural Digest Condè Nast, Circle Dynamic Luxury Magazine, Excellence Magazine e Venezia Made in Veneto alle quali si aggiunge la preziosa collaborazione di Alilaguna, CMV Panfido, Scuola Navale Militare Francesco Morosini, Marina Militare e VYP Venice Yacht Pier.

Venice Hospitality Challenge 2017 – Team in gara

  • Pendragon VI – Hilton Molino Stucky – skipper Salvatore Eulisse
  • Adriatic Europa – Hotel Danieli, a Luxury Collection Hotel, Venice- skipper Dušan Puh
  • AnyWave – Belmond Hotel Cipriani – skipper Alberto Leghissa
  • Shining Umag Umago – SINA Centurion Palace – skipper Zeljko Perovic Huck
  • Cleansport One – JW Marriott Venice Resort & Spa, Venice – skipper Jure Orel
  • Ancilla Domini – Palazzina Hotel – skipper Mauro Pelaschier
  • Idrusa – The Westin Europa & Regina, Venice – skipper Paolo Montefusco
  • Nuova Maxi Jena – The Gritti Palace, a Luxury Collection Hotel, Venice – skipper Mitja Kosmina
  • Spirit of Portopiccolo – Cà Sagredo Hotel – skipper Furio Benussi
  • Il Moro di Venezia II – Hotel Excelsior Venice Lido Resort – skipper Cristiana Monina
  • Anemos – Falisia, a Luxury Collection & Resort Spa, Portopiccolo – skipper Guglielmo Danelon
  • Kiwi – Cristallo, a Luxury Collection Resort & Spa, Cortina d’Ampezzo – skipper Paolo Pesaresi
  • Il Moro di Venezia America’s Cup – Città di Venezia – skipper Claudio Carraro

Programma della regata

Il briefing equipaggi si terrà alla Scuola Navale Francesco Morosini alle 10.30 di sabato 14 ottobre mentre il via alla regata è previsto per le 13.30. Base della flotta sarà il Marina Santelena mentre il bacino di San Marco, punto focale del percorso, permetterà al pubblico di seguire dalle rive una competizione spettacolare nella cornice della città più bella del mondo. Le premiazioni avranno luogo alle Zattere presso la banchina VYP Venice Yacht Piers a diretto contatto con la cittadinanza alle 16.30 circa.

Ritorna la Venice Hospitality Challenge, il gran premio della vela nel cuore di Venezia

La Venice Hospitality Challenge 2017 si disputerà sabato 14 ottobre e sarà organizzata e diretta da Mirko Sguario, fondatore dello Yacht Club Venezia e promotore di molte celebri regate della Serenissima. L’evento si avvale dell’importante sostegno di Generali Italia, Marina Yachting e Moët & Chandon. Ambito premio per i vincitori sarà, come di consueto, l’esclusivo cappello del doge realizzato appositamente per questa edizione dalla storica vetreria muranese Barovier & Toso le cui origini risalgono al 1295.

La Venice Hospitality Challenge, Gran Premio della Città di Venezia, vedrà per il quarto anno consecutivo la partnership dell’eccellenza alberghiera del Veneto e, protagonisti sul campo di regata, celebri skipper e Maxi Yacht che hanno lasciato il segno nella storia della vela sportiva internazionale.

Così come la singolarità del Gran Premio di Montecarlo è dovuta al suo circuito cittadino, anche la Venice Hospitality Challenge, grazie a un percorso unico che si snoda interamente nel bacino di San Marco, offre al pubblico uno spettacolo indimenticabile nella cornice della città più bella del mondo.

Questa quarta edizione, forte di una formula vincente che associa lo sport della vela al mondo del luxury, conferma e migliora il successo delle precedenti. Sulla linea di partenza saranno schierati ben tredici Maxi Yacht, ognuno impegnato a difendere i colori del proprio hotel in una competizione che non manca mai di stupire. Alle imbarcazioni corrispondono i grandi nomi dell’alta hotellerie veneta: Hotel Danieli, The Westin Europa Regina, The Gritti Palace, Hotel Centurion Palace, Belmond Hotel Cipriani, JW Marriott Venice Resort & Spa, Cà Sagredo Hotel, Hilton Molino Stucky, Falisia Resort di Portopiccolo Sistiana ai quali si aggiungono quest’anno Hotel Excelsior, Palazzina G e Cristallo Resort di Cortina d’Ampezzo. L’indimenticabile Moro di Venezia rappresenterà invece la Città di Venezia.

Pronti con il V Trofeo Principato di Monaco e le Vele d’Epoca

Vele-Epoca-Venezia-16-550x300Grande spettacolo a Venezia sabato 24 e domenica 25 giugno con il V Trofeo Principato di Monaco le Vele d’Epoca in Laguna, Banca Generali Special Cup, un evento promosso da Anna Licia Balzan, Console Onorario del Principato di Monaco a Venezia, con il sostegno di Banca Generali, Main Sponsor della manifestazione per il secondo anno consecutivo, in collaborazione con la Marina Militare di Venezia.

Per il terzo anno il Trofeo, seconda tappa della “Coppa A.I.V.E. dell’Adriatico” 2017, si rivolge alle imbarcazioni classiche ed è organizzato con la Direzione del Turismo e dei Congressi del Principato di Monaco a Milano, lo Yacht Club Venezia, il Circolo Velico PortodiMare. Nella straordinaria cornice della laguna più famosa del mondo le “Signore del Mare” si sfideranno sotto la direzione sportiva di Mirko Sguario, fondatore dello Yacht Club Venezia e promotore di celebri regate della Serenissima.

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Vele d’epoca in laguna, Aria protagonista del IV Trofeo Principato di Monaco

Aria, imbarcazione considerata uno dei migliori esempi al mondo di 8m stazza internazionale e costruita nel 1935 dal cantiere Costaguta di Genova, dell’armatore Serena Galvani si è aggiudicata il IV Trofeo Principato di Monaco le Vele d’Epoca in Laguna, Banca Generali Special Cup, promosso e organizzato da Anna Licia Balzan, Console Onorario del Principato di Monaco a Venezia, con il sostegno di Banca Generali, Main Sponsor della manifestazione.

Il Trofeo è organizzato in collaborazione con la Direzione del Turismo e dei Congressi del Principato di Monaco a Milano, lo Yacht Club Venezia, il Circolo velico il Portodimare e per la parte tecnica da Mirko Sguario e gode del patrocinio di A.I.V.E., l’ Associazione Italiana Vele d’Epoca.

Oltre trenta le imbarcazioni, suddivise in sei categorie che hanno preso parte a questo evento, nato con lo scopo di promuovere il Principato di Monaco sotto il profilo sportivo, turistico, culturale ed economico.

Tra le barche d’epoca si è imposta ancora una volta Aria, davanti a Cochy Bondhu di Paolo Zangheri e Finola di Daniele Metus; tra le imbarcazioni classiche, in classe 1, la vittoria è andata a Palaia Tyche di Sebastiano Chiggiato, seguita da Auriga di Elena Galesso e da Attica di Maila Zarattini; sempre tra i classici, ma in classe 2, succeso di Alna’ir III di Fabio Mangione, con alle spalle Strale di Bruni Bandini e Bina II di Gianni Giovannini; negli spirit of tradition 1, primo posto di Shaula Italia di Manuela Aggio, seguita da Moretto di Gabriele Berti. Stesso podio nella categoria spirit of tradition 2 e Sciarrelli con la vittoria di Angelica IV di Carlo Luca Cazzaniga, il secondo posto di Chica Boba II di Giovanni Gasparini e il terzo di Tiziana IV di Leontino Battistin.

Come di consuetudine, la manifestazione si è articolata in due momenti distinti: il primo a Ca’ Sagredo la sera del venerdì per un cocktail dedicato ad armatori con equipaggi, il secondo più istituzionale iniziato con una presentazione del Principato di Monaco presso il Salone delle Feste di Ca’ Vendramin Calergi, nel corso di un welcome cocktail e di una cena a seguire, alla quale hanno partecipato armatori e ospiti selezionati. Per la parte sportiva, sabato e domenica si sono svolte due regate davanti alla spiaggia del Lido, anticipate da una coreografica veleggiata, in partenza dalla Marina di Sant’Elena, dove sono state ospitate le imbarcazioni, fino al Bacino di San Marco.

La manifestazione si è conclusa con le premiazioni, nella cornice della Marina di Sant’Elena.

Ai primi 3 classificati per ciascuna delle 6 categorie in competizione sono andati i premi realizzati, dal prestigioso marchio Venini, mentre ad Aria è stato consegnato un leone in vetro, l’Overall, donato appositamente per l’occasione da Banca Generali.

Durante le premiazioni, Mont Blanc ha omaggiato con uno splendido Timewalker Daniele Metus armatore di Finola, imbarcazione progettata da William Fife e realizzata nel 1930. Finola era l’imbarcazione più antica presente alla manifestazione.

A Serena Galvani, è invece anche andato il gioiello appositamente donato da Damiani, per premiare una lunga, appassionante carriera di donna velista e armatrice, con la Sua celebre imbarcazione Aria.

Siamo onorati di essere al fianco di un’iniziativa d’eccellenza per lo sport e la città di Venezia” ha spiegato Leandro Bovo – Area Manager Banca Generali Nord Est “la Laguna ospita le radici del nostro gruppo da oltre 180 anni e siamo orgogliosi di esserne portabandiera in questa occasione di prestigio“.

“Si tratta della quarta edizione del Trofeo, sottolinea il Console Anna Licia Balzan: la manifestazione continua a crescere e quest’anno abbiamo potuto contare sul sostegno di sponsor importanti. Primo fra tutti, Banca Generali, il nostro Main Sponsor, accanto a nomi di prestigio come Alilaguna, Blitz, Damiani, Diadora, Generali Italia (Agenzia Generale di Venezia Mestre), Hotel Ca’ Sagredo, Mont Blanc, Nature’s, Venini, Villa Sandi. “Il binomio vincente Principato di Monaco e sport, da sempre promosso, in prima Persona, dal Principe Alberto II, mi incita – continua il Console – a promuovere iniziative come questa che al pari della cultura, del turismo e dell’economia, rappresentano uno strumento unico per il rafforzamento dei legami tra i due territori, così simili per tradizioni e uniti dal comun denominatore della passione per il mare”. Venezia deve tornare all’eccellenza – conclude il Console, e manifestazioni di questa portata con capitali del mare quali sono queste imbarcazioni per storia e per tradizioni, rappresentano il modo più naturale per riuscirci”.

Sono soddisfatto – commenta Mirko Sguario – in quanto abbiamo registrato una presenza di barche davvero importanti. La manifestazione, nata solo lo scorso anno ha le potenzialità per ben figurare tra eventi simili, conosciuti e con una lunga tradizione alle spalle. Realizzare in Adriatico, con i limiti geografici esistenti, un evento di tale levatura non è cosa da poco ed io sono molto grato a tutti coloro che hanno creduto in questo progetto. Cercheremo di far crescere sempre di più questa manifestazione anche per la nostra città di Venezia e per le sue storiche, grandi tradizioni”.

Convenzione con Marina Sant’Elena a Venezia

marina sant'elena venezia

Marina Sant’Elena

Nello spirito di collaborazione tra Il Portodimare, lo YCV e Marina Sant’Elena, la direzione di quest’ultima propone ai nostri soci  la possibilità di ormeggiare, compatibilmente con la disponibilità della Darsena e previa prenotazione presso la Marina, la sera del sabato con uno sconto del 50% sul prezzo di listino.

Coloro che vorranno arrivare sono pregati di contattare il front office al numero 041 5202675 o di inviare una mail a sales@marinasantelena.com.

Per ulteriori info: www.marinasantelena.com

Venice Hospitality Challenge: La vittoria va a Jena No Border

max ranchi

Photo Max Ranchi

È Jena il maxi di Furio Benussi, abbinato all’ Hotel Ca’ Sagredo, il vincitore della seconda edizione del Venice Hospitality Challenge: ha tagliato l’arrivo dopo un’ora e dieci minuti.

Proprio a pochi metri dall’arrivo Jena è riuscito a passare il maxi croato Shining dello skipper Zeljko Perovic che ha regatato abbinato al Centurion Palace Hotel. Terzo ha tagliato l’arrivo sette minuti dopo il primo Pendragon il maxi abbinato all’ Hilton Molino Stucky Venice con Salvatore Eulisse, Vasco Vascotto, Stefano Spangaro e con i veneziani Giovanni Boem e il nove volte campione del mondo Cesare Bozzetti. Quarto è arrivato Ancilla Domini (Hotel Danieli, a Luxury Collection Hotel) con Mauro Pelaschier e Claudio De Martis, quinto Idrusa di Paolo Montefusco e Roberto Ferrarese (The Westin Europa & Regina), sesto Kiwi di Andrea Pesaresi (JW Marriott Venice Resort & Spa) e settimo Il Moro di Venezia con lo skipper Claudio Carraro (The Gritti Palace, a Luxury Collection Hotel), mentre si è ritirato perché è andato in secca Anywave di Paul Cayard.

È stata una regata emozionante e difficile con vento leggero fino a 3 nodi e di direzione variabile. Puntuale alle 13.26 i maxi sono partiti dopo il conto alla rovescia reso ancora più spettacolare dai getti d’acqua di un rimorchiatore. Jena è partito primo seguito da Idrusa e Ancilla Domini. Brutta partenza per i croati di Shining che si sono lanciati alla rimonta, arrivando a girare primi la boa di bolina davanti a Sant’Elena. Sotto boa si è accesa la lotta tra Pendragon, Jena, Idrusa e Ancilla Domini. Shining si è allungato nel lato di poppa con Jena distaccata al secondo posto, quindi Pendragon e a seguire Ancilla Domini e Anywave con i due campioni Mauro Pelaschier e Paul Cayard che hanno ingaggiato un’avvincente lotta. Qualche difficoltà in manovra per Shining al giro di boa davanti alle Zattere che ha perso tutto il vantaggio su Jena, tanto che a pochi metri dall’arrivo la barca croata si è fatta soffiare per un pelo il primo posto.

E’ stato un grande spettacolo, il pubblico ha affollato rive e ponti per fotografare i maxi in regata. La regata si è svolta senza intoppi grazie alla collaborazione delle forze dell’ordine, di Capitaneria di Porto, Guardia Costiera e Guardia Costiera ausiliaria. E grazie ai giudici Franco Frizzarin ed Emilia Barbieri.

A seguire gli equipaggi sono stati ospitati dal JW Marriott Venice Resort & Spa nell’Isola delle Rose per la premiazione accompagnata dalle bollicine Moët & Chandon.

Il Venice Hospitality Challege è un evento esclusivo nato dall’unione tra sport e glamour, voluto da Mirko Sguario e dall’hôtellerie di lusso veneziana. «È stata un’edizione molto sofferta, ma proprio per questo ancora più ricca di soddisfazioni – commenta Mirko Sguario – Venice Hospitality raggruppa 10 hotel diversi, in concorrenza ma uniti nel dare un’immagine dell’imprenditoria cittadina capace di organizzare eventi spettacolari». «È stata una regata interessante sotto il profilo tattico con notevoli cambi di posizione al vertice della flotta», conclude Sguario.
«Mi fa sempre gran piacere regatare a Venezia – ha detto Paul Cayard – Ho bellissime memorie del tempo passato qui negli anni ’90 e dopo. E anche oggi ho riprovato queste esperienze regatando di fronte a San Marco e alla Giudecca». «Ci siamo avvicinati alla riva per cercare di sfruttare le piccole raffiche che c’erano e purtroppo ci siamo avvicinati troppo, abbiamo toccato il fondale e siamo rimasti bloccati lì. Abbiamo dovuto accendere il motore e quindi dichiarare il ritiro dalla regata», aggiunge Cayard.

Per Mauro Pelaschier in regata con Ancilla Domini è stata «una regata impegnativa per i salti di vento ma ci siamo divertiti molto. Le imbarcazioni più pesanti oggi sono state quelle più penalizzate».
Furio Benussi, il vincitore con Jena commenta: «è stata una regata entusiasmante, Shining a un certo punto ha preso un distacco difficile da recuperare e noi all’ultima boa abbiamo fatto una manovra difficilissima, abbiamo virato e ammainato lo spi e in questo modo siamo riusciti a riprenderli. Eulisse il nostro tattico è stato bravissimo, abbiamo avuto un grande tifo da parte dei supporter degli hotel e spero che questa regata abbia tutto il successo che si merita».
Per Vasco Vascotto in regata con Pendragon «è stata una regata straordinaria perché più unica che rara, lo spirito della manifestazione non può che suscitare allegria e interesse e fra poco ci sarà la coda per parteciparci».

I primi tre classificati sono stati premiati con i cappelli del doge in vetro di Murano di colore blu, realizzati dalla scuola del vetro Abate Zanetti. L’intento è far realizzare ogni anno i premi a una vetreria muranese diversa, oltre che di un colore diverso, per permettere a tutte di mettersi in luce.

Su velaveneta.it una gallery con le foto di Max Ranchi

Otto maxi yacht e i campioni della vela pronti a darsi battaglia nella Venice Hospitality Challenge?

Foto: Borlenghi

Foto: Borlenghi

Il Bacino di San Marco e il Canale della Giudecca sabato 17 ottobre diventano l’arena per la regata più spettacolare dell’anno, la Venice Hospitality Challenge, un evento esclusivo nato dall’unione tra sport e glamour, voluto da Mirko Sguario e dall’hôtellerie di lusso veneziana e che vede la collaborazione del Circolo Velico Il Portodimare? Nel cuore della città, davanti agli occhi di veneziani e turisti, si sfidano tra virate e giri di boa otto maxi yacht, timonati da alcuni tra i nomi più importanti della vela italiana e mondiale. Paul Cayard, il famoso skipper che nel 1992 portò il Moro di Venezia in finale in coppa America, Vasco Vascotto il tattico vincitore domenica scorsa della Barcolana, Mauro Pellaschier che è stato skipper di Azzurra nel 1987, la prima barca italiana ad aver partecipato alla Coppa America, Furio Benussi, i veneziani fratelli Eulisse.

Ogni maxi yacht porta i colori di uno degli hotel partecipanti: Ca’ Sagredo Hotel gareggia con Jena, Belmond Hotel Cipriani con Anywave, Hilton Molino Stucky Venice con Pendragon, JW Marriott Venice Resort & Spa con Kiwi, The Gritti Palace, a Luxury Collection Hotel, con Il Moro di Venezia, Hotel Centurion con Shining, The Westin Europa & Regina con Idrusa e il secondo hotel Luxury Collection a Venezia, l’ Hotel Danieli, con Ancilla Domini. Dell’evento fanno parte anche Palazzina G e Hotel Monaco & Grand Canal. Le divise degli equipaggi sono realizzate da Marina Yachting.

Il percorso, lungo 6 miglia, quest’anno è stato studiato per essere ancora più coinvolgente per chi desidera seguire la sfida. La partenza (dopo un briefing tecnico alle 9.30 all’ Hilton Molino Stucky) è alle 13.20 in bacino San Marco: saranno i getti d’acqua dei rimorchiatori a iniziare le procedure di partenza. La prima boa da lasciare a sinistra è tra il Lido e Sant’Elena, da qui si torna verso Bacino San Marco per girare altre due boe, la prima davanti a piazza San Marco, la seconda alle Zitelle. Si procede ancora verso il Molino Stucky dove ci sarà ancora una boa da lasciare a sinistra prima di percorrere l’ultimo lato e tagliare l’arrivo tra le Zitelle e Punta della Dogana. A seguire ci sarà la premiazione nell’ Isola delle Rose al JW Marriott Venice Resort & Spa accompagnato dalle bollicine Moët & Chandon. Per chi vuole vedere i maxi ancora più da vicino li trova ormeggiati nella nuova Marina Santelena che per sabato e domenica apre le porte a tutti.

«Mi auguro che le condizioni meteo ci permettano di offrire un grande spettacolo all’intera città con questo nuovo e coinvolgente percorso che abbiamo ideato quest’anno», commenta Mirko Sguario a pochi giorni dall’evento.

Si annuncia una sfida emozionante: tre degli otto maxi che sabato prossimo sono in regata si trovano nei primi quattro posti della classifica della Barcolana di domenica scorsa. Jena (secondo posto), Pendragon (terzo posto), Anywave (quarto posto). Al timone di quest’ultimo sabato nella Venice Hospitality c’è il velista più amato dai veneziani Paul Cayard, nell’ambito del progetto Onboard. Stavolta il Moro di Venezia Cayard lo avrà come avversario: lo scafo rosso voluto da Raul Gardini ora ha come skipper Claudio Carraro. Ancilla Domini ha come skipper un altro grande protagonista della vela mondiale, Mauro Pelaschier e come tattico Claudio De Martis. Al timone di Jena c’è Furio Benussi, vincitore di nove titoli italiani e novi podi mondiali, di Kiwi Andrea Pesaresi, di Pendragon Salvatore Eulisse con Vasco Vascotto e con i veneziani Giovanni Boem e il nove volte campione del mondo Cesare Bozzetti. Idrusa ha al timone Paolo Montefusco, Roberto Ferrarese come tattico e conta una quindicina di titoli mondiali distribuiti tra i vari membri dell’equipaggio. Un grande entusiasmo per questa regata lo ha dimostrato Shining, il famoso maxi croato di Umago, con lo skipper Zeljko Perovic forse per via del legame storico tra le due città: un legame che risale fin all’anno 828 quando gli umaghesi offrirono riparo da una tempesta ai due mercanti veneziani in fuga da Alessandria d’ Egitto con le spoglie di San Marco. Da quel giorno il leone divenne parte dello stemma della città croata. Dal 1269 Umago e l’ Istria diventarono parte della Repubblica Veneta.

Ai primi tre classificati della Venice Hospitality Challenge andranno i cappelli del doge in vetro di Murano di colore blu, quest’anno realizzati dalla scuola del vetro Abate Zanetti. L’intento è far realizzare ogni anno i premi a una vetreria muranese diversa, oltre che di un colore diverso, per permettere a tutte di mettersi in luce.

Presentato oggi a Venezia il Venice Hospitality Challenge

venice hospitality challengeNove maxi yacht sono pronti a sfidarsi sabato 17 ottobre tra virate e giri di boa nella seconda edizione del Venice Hospitality Challenge, la manifestazione nata dall’incontro tra il creatore di eventi velici Mirko Sguario e l’hôtellerie di alto livello veneziana con la collaborazione del Circolo Velico il Portodimare.

Ogni maxi porta i colori di uno dei nove hotel partecipanti: Ca’ Sagredo Hotel gareggia con Maxi Yena, Belmond Hotel Cipriani con Anywave, Hilton Molino Stucky Venice con Pendragon, JW Marriott Venice Resort & Spa con Kiwi, The Gritti Palace, a Luxury Collection Hotel, con Il Moro di Venezia, Hotel Centurion con Shining, Palazzina G con Ourdream, The Westin Europa & Regina con Idrusa e il secondo hotel Luxury Collection a Venezia, l’ Hotel Danieli, con Ancilla Domini.

Per questa edizione si è pensato a un percorso ancora più spettacolare, tra il canale della Giudecca e il Lido della lunghezza di 6 miglia, chiunque può godersi lo spettacolo dalle rive. Il segnale di partenza è alle 13 davanti a Punta della Dogana (dopo un briefing tecnico alle 10 all’ Hilton Molino Stucky). Il primo lato è verso il Lido, qui girano la boa posizionata tra Lido e Sant’Elena, per poi tornare in bacino San Marco. Tra piazza San Marco e la Giudecca percorrono un bastone prima di affrontare il terzo lato verso l’ Hilton. Davanti all’hotel girano l’ultima boa per poi volare verso l’arrivo posizionato in bacino San Marco. Se invece non ci sarà abbastanza vento si torna al percorso già collaudato nella scorsa edizione, con partenza in Marittima, giro di boa alle Zitelle, un bastone in bacino San Marco e arrivo in canale dell’Orfano. A seguire ci sarà la premiazione nell’isola delle rose al JW Marriott Venice Resort & Spa accompagnato dalle bollicine Moët & Chandon.

A bordo dei maxi, che saranno ospitati nel nuovo marina Santelena, ci sono grandi nomi della vela nazionale e internazionale. A iniziare da Paul Cayard, lo skipper salito agli onori della cronaca nel 1992 per aver portato il Moro di Venezia prima a vincere la Louis Vuitton Cup e poi nelle semifinali di Coppa America contro gli americani. Il campione è al timone di Anywave, così stavolta il Moro di Venezia lo avrà come avversario. Lo scafo rosso voluto da Raul Gardini invece ha come skipper Claudio Carraro. Al timone di Maxi Yena c’è Furio Benussi, vincitore di nove titoli italiani e novi podi mondiali, di Kiwi Andrea Pesaresi, di Ourdream Mafio de Luca, di Pendragon Salvatore Eulisse, di Shining, il famoso maxi croato di Umago, Zeljko Perovic. Umago del resto con Venezia ha un legame dalle radici antiche che risale fin all’anno 828 quando gli umaghesi offrirono riparo da una tempesta ai due mercanti veneziani in fuga da Alessandria d’ Egitto con le spoglie di San Marco. Da quel giorno il leone divenne parte dello stemma della città croata. Dal 1269 Umago e l’ Istria diventarono parte della Repubblica Veneta.

Al vincitore va il premio challenge, il cappello del doge in vetro rosso realizzato lo scorso anno dal maestro muranese Antonio Seguso. Quest’anno invece i premi per i primi tre classificati escono dalla fornace Abate Zanetti e sono tre cappelli del doge di colore blu. L’intento è far realizzare ogni anno i premi a una vetreria muranese diversa, oltre che di un colore diverso, per permettere a tutte di mettersi in luce. In aggiunta ci sono i premi in denaro: 5 mila euro al primo, 3 mila al secondo e 2 mila al terzo.

«Sarà un grande spettacolo per il pubblico e per Venezia spettacolo voluto dall’ hôtellerie veneziana – ha commentato l’organizzatore Mirco Sguario – Con il Marina di Santelena e con questo evento Venezia si apre al mondo dello yachting più esclusivo e lo fa dando la possibilità a tutti di poter ammirare queste splendide barche nel loro momento più competitivo». «Lo splendido premio realizzato lo scorso anno da Antonio Seguso quest’anno sarà opera della scuola del vetro Abate Zanetti che lo realizzerà nel colore blu. E’ mia e nostra intenzione che il colore distingua l’anno e che tale importante opera sia offerta ogni anno ad una diversa vetreria a significare l’alta qualità muranese», conclude Sguario.

A presiedere il comitato di regata Gianfranco Frizzarin ed Emilietta Barbieri, umpire Andrea Molinari

Super Atax e Mind the Gap alla Cooking Cup

cooking cup portodimareMetropole Fever in gara per i colori del circolo Vento di Venezia con il piatto “Paccheri, profumo di mare e sapore d’Oriente” preparato dallo Chef Luca Veritti ha vinto la 15° edizione della S.Pellegrino Cooking Cup.

La tradizionale regata che abbina vela e cucina organizzata dalla Compagnia della Vela Venezia e S.Pellegrino ha registrato 30 imbarcazioni alla partenza con a bordo altrettanti cuochi. Nuova la formula dell’originale regata di circa 10 miglia che ogni anno vede coinvolti abili skipper, chef e appassionati di cucina e deve il proprio successo all’ideale incontro fra convivialità, arte del buon cibo e passione nautica.  S.Pellegrino Cooking Cup 2015, nell’anno di Expo, si è ispirata all’alimentazione in tutte le sue declinazioni, con un’attenzione particolare al tema della sostenibilità e dell’arte del riciclo in cucina.

Ma, si sa, una volta in mare e in regata, conta soprattutto mettere davanti la prua a tutti. La gara velica è stata dominata dalla prima boa al traguardo in Bacino San Marco da Città di Grisolera, la barca del circolo Vento di Venezia dell’armatore Franco Daniele e condotta dallo skipper veneziano Alberto Sonino che sotto coperta aveva lo chef Aurora Mazzucchelli.

Arrivare primi in fondo e vincere il trofeo Overall Compagnia della Vela non è bastato, però, ad aggiudicarsi anche il titolo assoluto, la combinata vela e cucina che con due secondi posti è andato a Metropole Fever dell’armatore Klaus Diederichs chef stellato Luca Veritti del Met Restaurant di Venezia che ha convinto la giuria di specialità con il piatto “Paccheri, profumo di mare e sapore d’Oriente”. L’imbarcazione si è classificata seconda sia in regata che nella prova gastronomica conquistando così il «Trofeo S. Pellegrino Cooking Cup. Terzo posto per Boè la barca del presidente Ugo Campaner che a bordo per la gara di cucina aveva lo chef del circolo Michele Potenza che ha stupito la giuria con il suo “Ricordo”.

Seconda posizione in classifica generale per la nostra Super Atax con il piatto uno per tutti della chef Michelizza Carla. Non ce l’ha fatta invece Mind the Gap di Andrea Cavagnis a bissare lo straordinario successo dello scorso anno chiudendo al quinto posto.

«Edizione straordinaria commenta il presidente della Compagnia della Vela Ugo Campaner – Fare un passo indietro tornando al passato ha dato una scossa importante alla manifestazione. Felice di aver visto tanti soci e veneziani partecipare con cuochi non professionisti e darsi battaglia in pozzetto e sotto coperta per tutto il percorso. Un buon punto di partenza per il prossimo anno sempre assieme a S.Pellegrino».

A presiedere la giuria gastronomica c’era Lisa Casali scienziata ambientale, scrittrice, blogger ed esperta di cucina sostenibile che ha fatto del non sprecare la sua missione. «La mia prima volta come presidente di giuria non può che trovarmi soddisfatta – afferma – Il tema per gli chef era stimolante. Abbiamo esaminato piatti presentati in maniera incredibile se si pensa la difficoltà di cucinare in barca e in corso di regata. Buono è stato anche la risposta alla tematica proposta. Sui piatti migliori scelta quasi unanime grazie ad  una giuria rinnovata ma molto competente e direi smart».

Il «Trofeo S. Pellegrino» per il miglior piatto preparato da un cuoco professionista è stato vinto da Nicolò Ermolli a bordo di “No se pol mai dir” e il «Trofeo Acqua Panna» al miglior piatto preparato da un cuoco non professionista a Carla Michelizza su Super Atacs con il piatto “Uno per tutti”.

Gli altri titoli

Il «Trofeo Compagnia della Vela» destinato all’imbarcazione prima Overall in tempo reale nella classifica regata è andato a Città di Grisolera dell’armatore Franco Daniele con la chef Aurora Mazzucchelli. Il «Trofeo Scolapasta d’Argento» al circolo che ha conseguito il miglior punteggio con una squadra di tre imbarcazioni battenti il proprio guidone sociale è andato a Vento di Venezia

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Il Portodimare protagonista al III Trofeo Principato di Monaco Special Edition “Vele d’Epoca in Laguna”

_X9T8071Con un primo e un secondo di giornata è Al Na’ Ir III dell’armatore Fabio Mangione (L.N.I. Rimini) il vincitore del III Trofeo Principato di Monaco – Special Edition “Vele d’Epoca in Laguna” per la categoria barche classiche, ovvero quelle costruite tra il 1950 e il 1975. Alle spalle si è classificato Serenity di Roberto Dal Tio (C.V Conegliano) e terzo è Strale di Antonio Bandini (C. V. Ravennate). Nella categoria barche d’epoca hanno regatato gli scafi realizzati prima del 1950. Ha vinto Coch Y Bondhu di Paolo Zangheri (C. N. Rimini) che è anche la barca più antica, varata nel 1936 a Lymington nel sud dell’Inghilterra dal rinomato cantiere Lymington Shipyard. Passò da diverse mani, tra cui anche quelle di Lord Astor, proprietario del Times prima di arrivare in Italia nel 1952, ma nel 1967 lo scafo venne rimaneggiato. Secondo classificato è Robur di Vittorio Impallomeni (S.V. Caorle) del 1946 e terzo è Grelag di Nicola Boglione. Per la categoria spirit of tradition, ovvero quelle barche costruite in tempi recenti ma su progetti del passato, ha vinto Shaula I Italia di Giulio Bellemo (Ass. Portodimare), seguita al secondo posto da Stradivari di Emilio Fabris (C.D.V. Venezia) e al terzo da Moretto di Gabriele Berti (Ass. Portodimare). Prima in tempo reale con due primi di giornata è Strale. L’evento si è concluso con la cerimonia di premiazione organizzata presso il Nuovo Marina di Sant’Elena che con quest’evento ha fatto le prove generali in vista dell’inaugurazione ufficiale che lo attende tra una settimana.

La manifestazione velica, alla quale hanno preso parte ben 17 barche ospitate nel Marina di Sant’Elena e suddivise in tre classi, si è svolta in condizioni meteo ottime. Si sono regatate due prove, la prima sabato con scirocco di 5-6 nodi su triangolo al vento, per un totale di 7 miglia. La seconda domenica pomeriggio con vento da ponente di 7 nodi in un percorso a triangolo con vertici fissi tra Lido e Malamocco. Domenica mattina le splendide barche d’epoca si sono radunate per una spettacolare veleggiata in Bacino San Marco cui hanno partecipato anche alcune vele al Terzo.

_B1X2586Il III Trofeo è stato organizzato e promosso da Anna Licia Balzan, Console Onorario del Principato di Monaco a Venezia con la Direzione del Turismo e dei Congressi del Principato di Monaco a Milano e, per la parte tecnica, da Mirko Sguario, noto organizzatore di regate veliche, con la collaborazione e il patrocinio di A.I.V.E., del YCV e del Circolo Velico il Portodimare.

Preceduto da un primo cocktail dinatoire riservato agli armatori con i loro equipaggi presso il Luna Hotel Baglioni il venerdì 26 giugno e da un secondo, il sabato 27 giugno, presso il piano nobile di Ca’ Vendramin Calergi, il Casinò di Venezia, al quale hanno preso parte 90 ospiti tra armatori e invitati selezionati, l’evento si prefiggeva lo scopo di promuovere il Principato di Monaco sotto il profilo sportivo, turistico, culturale, economico.

“Il Principato di Monaco – ha sottolineato durante le premiazioni il Console, la Signora Anna Licia Balzan – è una realtà particolarmente affine a Venezia, per tradizioni, cultura e legame con il mare”.

“Spero vivamente – ha aggiunto il Console – alla luce della terza edizione cui è giunto questo Trofeo anche se è la prima per le barche d’epoca, che si possa dar sempre vita a nuove regate, a sostegno di uno sport intimamente legato a Venezia e alla sua storica tradizione marinara.

“Già da tempo – ha spiegato Mirko Sguario, Direttore Sportivo dell’evento – mi veniva chiesto di organizzare una regata con barche d’epoca e con il Console abbiamo pensato di creare un evento suggestivo, una regata con queste barche così seducenti per la storia e la tradizione di cui sono portatrici, inserite in uno scenario unico come solo Venezia sa offrire. Gli armatori, grazie ad A.I.V.E., hanno risposto con entusiasmo al nostro invito in una manifestazione molto articolata rispetto a quella dello scorso anno. Due regate, infatti, con veleggiata in Bacino di San Marco e ben due cocktail, uno per gli armatori con i loro equipaggi e l’altro riservato solo agli armatori in cornici uniche e prestigiose”. “La nostra volontà comune – conclude Mirko Sguario – è quella di dar vita ad un appuntamento fisso annuale dove, sotto l’egida di Monaco, si possano creare regate sempre nuove e diverse per formule e target”.

Sabato e Domenica il III Trofeo Principato di Monaco

Sabato 27 e domenica 28 giugno 2015 Venezia ospita il III Trofeo Principato di Monaco Special Edition, Vele d’Epoca in Laguna, un evento organizzato e promosso da Anna Licia Balzan, Console Onorario del Principato di Monaco a Venezia con la Direzione del Turismo e dei Congressi del Principato di Monaco a Milano, in collaborazione di A.I.V.E, Associazione Italiana Vele d’Epoca, YCV e il Circolo Velico il PortodiMare. Sono due giorni di regata ma anche di spettacolo che porteranno in mare e in laguna alcune tra le più belle e preziose barche a vela italiane del passato. Tra le più anziane c’è Coch-y Bondhu, lo scafo ora ravennate varato nel 1936 a Lymington nel sud dell’Inghilterra dal rinomato cantiere Lymington Shipyard. Passò da diverse mani, tra cui anche quelle di Lord Astor, proprietario del Times prima di arrivare in Italia nel 1952, ma nel 1967 lo scafo venne rimaneggiato. Da Caorle viene invece Robur, scafo del 1947 di proprietà della famiglia Impallomeni e da Ravenna Strale, lo scafo disegnato dall’architetto navale dilettante Giuseppe Belardi e varato nel 1967. Misura 13,5 metri fuori tutto ed è stato costruito dal maestro carpentiere Angelo Montanari. Ci saranno poi da Trieste Al Na Ir II, il 12 metri varato nel 1960 dal cantiere Carlini di Rimini su progetto di Sparkman&Stephens.

Le barche arrivano già venerdì ospitate da Marina Santelena di Stefano Costantini. Per regatare vengono divise in tre classi secondo l’anno di costruzione: fino al 1950 sono barche d’epoca, dal 1950 al ’75 sono barche classiche e quelle dal 1975 a oggi ma costruite a partire da progetti del passato rientrano nella categoria spirit of tradition. La prima prova è sabato con partenza alle 11, si regata in mare al largo del Lido su un percorso a triangolo. Lo spettacolo più emozionante è però domenica quando, a metà mattinata, le splendide vele d’epoca sfilano da Sant’Elena fino davanti a Piazza San Marco, per poi prendere la via del mare e sfidarsi in un altro pomeriggio di regate per contendersi il III Trofeo Principato di Monaco a Venezia. A seguire domenica c’è la premiazione presso il Marina Santelena.