Il Portodimare

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V edizione della Venice Hospitality Challenge

Presentata oggi a Venezia al Ca’ Sagredo Hotel quinta edizione della Venice Hospitality Challenge. Si rinnova anche quest’anno Il fascino della grande vela e dell’eccellenza alberghiera famosa in tutto il mondo sotto il segno di questa regata, vero e proprio Gran Premio della Città di Venezia poiché è l’unica che si disputa nelle acque interne di una città.

Una formula vincente che riunisce sport, lifestyle e lusso in un evento straordinario che vedrà partecipare dodici Maxi Yacht che hanno firmato pagine indimenticabili nella storia della vela abbinati ad altrettante famose realtà dell’alta hotellerie veneta. I Team, guidati da skipper di fama internazionale, si confronteranno sul campo di regata per contendersi l’ambito cappello del Doge, realizzato appositamente per la Venice Hospitality Challenge 2018 dalla storica vetreria muranese F. B. Signoretti.

Gli hôtel che parteciperanno a questa quinta edizione sono: The Gritti Palace, a Luxury Collection Hotel, Venice; Ca’ Sagredo Hotel; Hotel Danieli, a Luxury Collection Hotel, Venice; SINA Centurion Palace; Hilton Molino Stucky Venice; Belmond Hotel Cipriani; Hotel Excelsior Venice Lido Resort;Palazzina; The St. Regis Venice, JW Marriott Venice Resort & Spa e Hotel Almar Jesolo Resort e Spa.

Programma della regata

La manifestazione si aprirà venerdì 19 ottobre con uno standing buffet alle ore 19.00 presso Ca’ Sagredo Hotel, mentre alle 11.00 di sabato 20 ottobre si terrà il briefing equipaggi presso la ex Sala Gardini dei Magazzini del Sale. Il via alla regata sarà dato alle 13.30. Base della flotta sarà Marina Santelena, mentre il bacino di San Marco, punto focale del percorso, permetterà al pubblico di seguire dalle rive una competizione spettacolare, nella cornice della città più bella del mondo. Le premiazioni, con l’assegnazione ai vincitori del cappello del Doge e dello Champagne Pommery, avranno luogo alle Zattere presso la banchina VYP Venice Yacht Piera diretto contatto con la cittadinanza alle 16.30 circa.

Venice Hospitality Challenge supporta One Ocean Foundation “There is no PLANet B”

Questa edizione della Venice Hospitality Challenge vedrà lo Yacht Club Venezia, promotore della regata, supportare la One Ocean Foundation, il progetto internazionale voluto dallo Yacht Club Costa Smeralda per la salvaguardia dei mari e per diffondere la consapevolezza sulle urgenti problematiche inerenti l’ecosistema marino. Il primo passo è stato la firma, da parte dello YCV, della Charta Smeralda, un codice etico per condividere principi e azioni a tutela dei mari. Lo skipper Mauro Pelaschier, al timone del maxi yacht di 36 metri Viriella, sarà ambasciatore a Venezia della Fondazione One Ocean e della Charta Smeralda, che tutti sono invitati a firmare online – www.1ocean.org –  e diffondere a loro volta. Gli hotel veneziani partecipanti alla regata, già da tempo impegnati in una sostanziale riduzione dell’uso della plastica con l’obiettivo futuro della sua migliore e sostenibile utilizzazione, sono particolarmente sensibili verso l’urgenza di una maggior tutela del mare e intendono offrire il proprio contributo informando a loro volta i propri ospiti e impegnandosi a implementare le migliori pratiche nella gestione dell’attività di hotellerie.

La Venice Hospitality Challenge – ha sottolineato Mirko Sguario, ideatore e organizzatore dell’evento e Presidente dello Yacht Club Venezia – cresce di anno in anno ed è per questo che ormai possiamo considerarla il Gran Premio di Venezia per la vela, così come lo è il Gran Premio di Monaco per la Formula 1. Questa quinta edizione vede importanti novità per Venezia che sarà in prima fila a favore della sostenibilità ambientale. La VHC 2018 ospiterà inoltre una vera e propria prima mondiale: un prototipo di vettura Audi elettrica infatti, sarà posizionato nel bacino di San Marco con funzioni di boa, a segnare il percorso della regata.”

Venice Hospitality Challenge : Si prepara al via il Gran Premio della Città di Venezia

VCH_2017_Cappello del Doge_Barovier&TosoVenezia, 3 ottobre 2017. Questa mattina, presso The Gritti Palace di Venezia, è stata presentata l’edizione 2017 della Venice Hospitality Challenge che si correrà sabato 14 ottobre alle ore 13.30 nel bacino di San Marco. Un evento unico che abbina sport, lifestyle e luxury in una città unica come Venezia, la sola regata a disputarsi nelle acque interne di un circuito cittadino che la qualifica come vero e proprio Gran Premio velico della città lagunare.

La Venice Hospitality Challenge, organizzata dallo Yacht Club Venezia, ha ottenuto per il quarto anno la partnership della luxury hotellerie veneta e presenta numeri in significativa crescita: rispetto allo scorso anno gli hotel coinvolti sono aumentati da nove a dodici e i Maxi Yacht in gara da dieci a tredici, dodici in rappresentanza dei rispettivi hotel, mentre il tredicesimo, l’indimenticabile Moro di Venezia America’s Cup correrà per la Città di Venezia.

Sulla linea di partenza sfileranno gli hotel veneziani Danieli a Luxury Collection Hotel, The Westin Europa & Regina, The Gritti Palace a Luxury Collection Hotel, Sina Centurion Palace Hotel, Belmond Hotel Cipriani, JW Marriott Venice Resort & Spa, Cà Sagredo Hotel, Hilton Molino Stucky, Excelsior Venice Lido Resort, Palazzina Hotel, oltre a Falisia a Luxury Collection Resort & Spa Portopiccolo di Sistiana (TS) e Cristallo a Luxury Collection Resort & Spa di Cortina d’Ampezzo (BL).

I Team, guidati da skipper di fama internazionale al timone di Maxi Yacht che hanno lasciato il segno nella storia della vela sportiva, si contenderanno l’ambito cappello del doge, realizzato per l’edizione 2017 dalla storica vetreria muranese Barovier & Toso le cui origini, che risalgono al 1295, ne fanno i vetrai più antichi del mondo e la sesta azienda famigliare più longeva tuttora in esercizio.

La conferenza stampa veneziana si è aperta con il saluto di benvenuto di Paolo Lorenzoni, General Manager di The Gritti Palace vincitore dell’edizione 2016 con Nuova Maxi Jena ed è proseguita con la presentazione del video teaser di Venice Hospitality Challenge 2017, un inno alla vela e al fascino della città più magica del mondo. Ha preso quindi la parola Mirko Sguario, ideatore dell’evento e Presidente dello Yacht Club Venezia che ha descritto il percorso di regata che avrà il suo apice nel Bacino di San Marco, presentando i Maxi Yacht, gli skipper abbinati agli Hotel e il programma dell’edizione 2017. Tra le novità presentate a Venezia, la prestigiosa partnership con la Marina Militare, che consentirà agli ospiti – esclusivamente su invito – di vivere un’esperienza irripetibile: una Cena di Gala al termine dell’evento a bordo del veliero della Marina Militare “Amerigo Vespucci”.

La Venice Hospitality Challenge è l’unica regata che porta imbarcazioni con una lunghezza minima di 60 piedi in un circuito cittadino – ha sottolineato Mirko Sguario, ideatore e promotore dell’evento, Presidente dello Yacht Club Venezia e già creatore della San Pellegrino Cooking Cup – ed è per questo che ormai possiamo davvero considerarla il Gran Premio di Venezia per la vela, così come per la Formula 1 lo è il Gran Premio di Monaco. Una scelta vincente che richiama ogni anno un maggior numero di partner prestigiosi, segnale che la città vede questo evento come importante motivo di richiamo non solo per i tanti appassionati di vela, ma anche per tutti i visitatori della Serenissima provenienti da ogni parte del mondo ”.

Fra i relatori Francesca Rogliani, Consigliere Comunale che ha portato i saluti della Città di Venezia, il Comandante Massimo Fabbri della Scuola Navale Morosini, Lorenza Lain – Cà Sagredo Hotel, Giampaolo Ottazzi – Belmond Hotel Cipriani, Giovanna Caprioglio – Palazzina Hotel, Alessandra Pagano – The Westin Europa & Regina, Alessandro De Medici – Hotel Danieli, Ilio Rodoni – Hilton Molino Stucky, Angelo Vignola – JW Marriott Venice, Paolo Morra – SINA Centurion Palace e Alessio Lazazzera – Hotel Excelsior Venice Lido Resort, che hanno confermato grande soddisfazione per questo evento esclusivo che, associando l’hospitality di alto livello allo sport velico, colloca ancora una volta la città di Venezia al centro del palcoscenico mondiale.

La manifestazione, organizzata dallo Yacht Club Venezia, si avvale del sostegno di sponsor prestigiosi quali Generali Italia, Marina Yachting e Moët & Chandon. Autorevoli i Media Partner della Venice Hospitality Challenge 2017: AD Architectural Digest Condè Nast, Circle Dynamic Luxury Magazine, Excellence Magazine e Venezia Made in Veneto alle quali si aggiunge la preziosa collaborazione di Alilaguna, CMV Panfido, Scuola Navale Militare Francesco Morosini, Marina Militare e VYP Venice Yacht Pier.

Venice Hospitality Challenge 2017 – Team in gara

  • Pendragon VI – Hilton Molino Stucky – skipper Salvatore Eulisse
  • Adriatic Europa – Hotel Danieli, a Luxury Collection Hotel, Venice- skipper Dušan Puh
  • AnyWave – Belmond Hotel Cipriani – skipper Alberto Leghissa
  • Shining Umag Umago – SINA Centurion Palace – skipper Zeljko Perovic Huck
  • Cleansport One – JW Marriott Venice Resort & Spa, Venice – skipper Jure Orel
  • Ancilla Domini – Palazzina Hotel – skipper Mauro Pelaschier
  • Idrusa – The Westin Europa & Regina, Venice – skipper Paolo Montefusco
  • Nuova Maxi Jena – The Gritti Palace, a Luxury Collection Hotel, Venice – skipper Mitja Kosmina
  • Spirit of Portopiccolo – Cà Sagredo Hotel – skipper Furio Benussi
  • Il Moro di Venezia II – Hotel Excelsior Venice Lido Resort – skipper Cristiana Monina
  • Anemos – Falisia, a Luxury Collection & Resort Spa, Portopiccolo – skipper Guglielmo Danelon
  • Kiwi – Cristallo, a Luxury Collection Resort & Spa, Cortina d’Ampezzo – skipper Paolo Pesaresi
  • Il Moro di Venezia America’s Cup – Città di Venezia – skipper Claudio Carraro

Programma della regata

Il briefing equipaggi si terrà alla Scuola Navale Francesco Morosini alle 10.30 di sabato 14 ottobre mentre il via alla regata è previsto per le 13.30. Base della flotta sarà il Marina Santelena mentre il bacino di San Marco, punto focale del percorso, permetterà al pubblico di seguire dalle rive una competizione spettacolare nella cornice della città più bella del mondo. Le premiazioni avranno luogo alle Zattere presso la banchina VYP Venice Yacht Piers a diretto contatto con la cittadinanza alle 16.30 circa.

Ritorna la Venice Hospitality Challenge, il gran premio della vela nel cuore di Venezia

La Venice Hospitality Challenge 2017 si disputerà sabato 14 ottobre e sarà organizzata e diretta da Mirko Sguario, fondatore dello Yacht Club Venezia e promotore di molte celebri regate della Serenissima. L’evento si avvale dell’importante sostegno di Generali Italia, Marina Yachting e Moët & Chandon. Ambito premio per i vincitori sarà, come di consueto, l’esclusivo cappello del doge realizzato appositamente per questa edizione dalla storica vetreria muranese Barovier & Toso le cui origini risalgono al 1295.

La Venice Hospitality Challenge, Gran Premio della Città di Venezia, vedrà per il quarto anno consecutivo la partnership dell’eccellenza alberghiera del Veneto e, protagonisti sul campo di regata, celebri skipper e Maxi Yacht che hanno lasciato il segno nella storia della vela sportiva internazionale.

Così come la singolarità del Gran Premio di Montecarlo è dovuta al suo circuito cittadino, anche la Venice Hospitality Challenge, grazie a un percorso unico che si snoda interamente nel bacino di San Marco, offre al pubblico uno spettacolo indimenticabile nella cornice della città più bella del mondo.

Questa quarta edizione, forte di una formula vincente che associa lo sport della vela al mondo del luxury, conferma e migliora il successo delle precedenti. Sulla linea di partenza saranno schierati ben tredici Maxi Yacht, ognuno impegnato a difendere i colori del proprio hotel in una competizione che non manca mai di stupire. Alle imbarcazioni corrispondono i grandi nomi dell’alta hotellerie veneta: Hotel Danieli, The Westin Europa Regina, The Gritti Palace, Hotel Centurion Palace, Belmond Hotel Cipriani, JW Marriott Venice Resort & Spa, Cà Sagredo Hotel, Hilton Molino Stucky, Falisia Resort di Portopiccolo Sistiana ai quali si aggiungono quest’anno Hotel Excelsior, Palazzina G e Cristallo Resort di Cortina d’Ampezzo. L’indimenticabile Moro di Venezia rappresenterà invece la Città di Venezia.

Venice Hospitality Challenge: La vittoria va a Jena No Border

max ranchi

Photo Max Ranchi

È Jena il maxi di Furio Benussi, abbinato all’ Hotel Ca’ Sagredo, il vincitore della seconda edizione del Venice Hospitality Challenge: ha tagliato l’arrivo dopo un’ora e dieci minuti.

Proprio a pochi metri dall’arrivo Jena è riuscito a passare il maxi croato Shining dello skipper Zeljko Perovic che ha regatato abbinato al Centurion Palace Hotel. Terzo ha tagliato l’arrivo sette minuti dopo il primo Pendragon il maxi abbinato all’ Hilton Molino Stucky Venice con Salvatore Eulisse, Vasco Vascotto, Stefano Spangaro e con i veneziani Giovanni Boem e il nove volte campione del mondo Cesare Bozzetti. Quarto è arrivato Ancilla Domini (Hotel Danieli, a Luxury Collection Hotel) con Mauro Pelaschier e Claudio De Martis, quinto Idrusa di Paolo Montefusco e Roberto Ferrarese (The Westin Europa & Regina), sesto Kiwi di Andrea Pesaresi (JW Marriott Venice Resort & Spa) e settimo Il Moro di Venezia con lo skipper Claudio Carraro (The Gritti Palace, a Luxury Collection Hotel), mentre si è ritirato perché è andato in secca Anywave di Paul Cayard.

È stata una regata emozionante e difficile con vento leggero fino a 3 nodi e di direzione variabile. Puntuale alle 13.26 i maxi sono partiti dopo il conto alla rovescia reso ancora più spettacolare dai getti d’acqua di un rimorchiatore. Jena è partito primo seguito da Idrusa e Ancilla Domini. Brutta partenza per i croati di Shining che si sono lanciati alla rimonta, arrivando a girare primi la boa di bolina davanti a Sant’Elena. Sotto boa si è accesa la lotta tra Pendragon, Jena, Idrusa e Ancilla Domini. Shining si è allungato nel lato di poppa con Jena distaccata al secondo posto, quindi Pendragon e a seguire Ancilla Domini e Anywave con i due campioni Mauro Pelaschier e Paul Cayard che hanno ingaggiato un’avvincente lotta. Qualche difficoltà in manovra per Shining al giro di boa davanti alle Zattere che ha perso tutto il vantaggio su Jena, tanto che a pochi metri dall’arrivo la barca croata si è fatta soffiare per un pelo il primo posto.

E’ stato un grande spettacolo, il pubblico ha affollato rive e ponti per fotografare i maxi in regata. La regata si è svolta senza intoppi grazie alla collaborazione delle forze dell’ordine, di Capitaneria di Porto, Guardia Costiera e Guardia Costiera ausiliaria. E grazie ai giudici Franco Frizzarin ed Emilia Barbieri.

A seguire gli equipaggi sono stati ospitati dal JW Marriott Venice Resort & Spa nell’Isola delle Rose per la premiazione accompagnata dalle bollicine Moët & Chandon.

Il Venice Hospitality Challege è un evento esclusivo nato dall’unione tra sport e glamour, voluto da Mirko Sguario e dall’hôtellerie di lusso veneziana. «È stata un’edizione molto sofferta, ma proprio per questo ancora più ricca di soddisfazioni – commenta Mirko Sguario – Venice Hospitality raggruppa 10 hotel diversi, in concorrenza ma uniti nel dare un’immagine dell’imprenditoria cittadina capace di organizzare eventi spettacolari». «È stata una regata interessante sotto il profilo tattico con notevoli cambi di posizione al vertice della flotta», conclude Sguario.
«Mi fa sempre gran piacere regatare a Venezia – ha detto Paul Cayard – Ho bellissime memorie del tempo passato qui negli anni ’90 e dopo. E anche oggi ho riprovato queste esperienze regatando di fronte a San Marco e alla Giudecca». «Ci siamo avvicinati alla riva per cercare di sfruttare le piccole raffiche che c’erano e purtroppo ci siamo avvicinati troppo, abbiamo toccato il fondale e siamo rimasti bloccati lì. Abbiamo dovuto accendere il motore e quindi dichiarare il ritiro dalla regata», aggiunge Cayard.

Per Mauro Pelaschier in regata con Ancilla Domini è stata «una regata impegnativa per i salti di vento ma ci siamo divertiti molto. Le imbarcazioni più pesanti oggi sono state quelle più penalizzate».
Furio Benussi, il vincitore con Jena commenta: «è stata una regata entusiasmante, Shining a un certo punto ha preso un distacco difficile da recuperare e noi all’ultima boa abbiamo fatto una manovra difficilissima, abbiamo virato e ammainato lo spi e in questo modo siamo riusciti a riprenderli. Eulisse il nostro tattico è stato bravissimo, abbiamo avuto un grande tifo da parte dei supporter degli hotel e spero che questa regata abbia tutto il successo che si merita».
Per Vasco Vascotto in regata con Pendragon «è stata una regata straordinaria perché più unica che rara, lo spirito della manifestazione non può che suscitare allegria e interesse e fra poco ci sarà la coda per parteciparci».

I primi tre classificati sono stati premiati con i cappelli del doge in vetro di Murano di colore blu, realizzati dalla scuola del vetro Abate Zanetti. L’intento è far realizzare ogni anno i premi a una vetreria muranese diversa, oltre che di un colore diverso, per permettere a tutte di mettersi in luce.

Su velaveneta.it una gallery con le foto di Max Ranchi

Otto maxi yacht e i campioni della vela pronti a darsi battaglia nella Venice Hospitality Challenge?

Foto: Borlenghi

Foto: Borlenghi

Il Bacino di San Marco e il Canale della Giudecca sabato 17 ottobre diventano l’arena per la regata più spettacolare dell’anno, la Venice Hospitality Challenge, un evento esclusivo nato dall’unione tra sport e glamour, voluto da Mirko Sguario e dall’hôtellerie di lusso veneziana e che vede la collaborazione del Circolo Velico Il Portodimare? Nel cuore della città, davanti agli occhi di veneziani e turisti, si sfidano tra virate e giri di boa otto maxi yacht, timonati da alcuni tra i nomi più importanti della vela italiana e mondiale. Paul Cayard, il famoso skipper che nel 1992 portò il Moro di Venezia in finale in coppa America, Vasco Vascotto il tattico vincitore domenica scorsa della Barcolana, Mauro Pellaschier che è stato skipper di Azzurra nel 1987, la prima barca italiana ad aver partecipato alla Coppa America, Furio Benussi, i veneziani fratelli Eulisse.

Ogni maxi yacht porta i colori di uno degli hotel partecipanti: Ca’ Sagredo Hotel gareggia con Jena, Belmond Hotel Cipriani con Anywave, Hilton Molino Stucky Venice con Pendragon, JW Marriott Venice Resort & Spa con Kiwi, The Gritti Palace, a Luxury Collection Hotel, con Il Moro di Venezia, Hotel Centurion con Shining, The Westin Europa & Regina con Idrusa e il secondo hotel Luxury Collection a Venezia, l’ Hotel Danieli, con Ancilla Domini. Dell’evento fanno parte anche Palazzina G e Hotel Monaco & Grand Canal. Le divise degli equipaggi sono realizzate da Marina Yachting.

Il percorso, lungo 6 miglia, quest’anno è stato studiato per essere ancora più coinvolgente per chi desidera seguire la sfida. La partenza (dopo un briefing tecnico alle 9.30 all’ Hilton Molino Stucky) è alle 13.20 in bacino San Marco: saranno i getti d’acqua dei rimorchiatori a iniziare le procedure di partenza. La prima boa da lasciare a sinistra è tra il Lido e Sant’Elena, da qui si torna verso Bacino San Marco per girare altre due boe, la prima davanti a piazza San Marco, la seconda alle Zitelle. Si procede ancora verso il Molino Stucky dove ci sarà ancora una boa da lasciare a sinistra prima di percorrere l’ultimo lato e tagliare l’arrivo tra le Zitelle e Punta della Dogana. A seguire ci sarà la premiazione nell’ Isola delle Rose al JW Marriott Venice Resort & Spa accompagnato dalle bollicine Moët & Chandon. Per chi vuole vedere i maxi ancora più da vicino li trova ormeggiati nella nuova Marina Santelena che per sabato e domenica apre le porte a tutti.

«Mi auguro che le condizioni meteo ci permettano di offrire un grande spettacolo all’intera città con questo nuovo e coinvolgente percorso che abbiamo ideato quest’anno», commenta Mirko Sguario a pochi giorni dall’evento.

Si annuncia una sfida emozionante: tre degli otto maxi che sabato prossimo sono in regata si trovano nei primi quattro posti della classifica della Barcolana di domenica scorsa. Jena (secondo posto), Pendragon (terzo posto), Anywave (quarto posto). Al timone di quest’ultimo sabato nella Venice Hospitality c’è il velista più amato dai veneziani Paul Cayard, nell’ambito del progetto Onboard. Stavolta il Moro di Venezia Cayard lo avrà come avversario: lo scafo rosso voluto da Raul Gardini ora ha come skipper Claudio Carraro. Ancilla Domini ha come skipper un altro grande protagonista della vela mondiale, Mauro Pelaschier e come tattico Claudio De Martis. Al timone di Jena c’è Furio Benussi, vincitore di nove titoli italiani e novi podi mondiali, di Kiwi Andrea Pesaresi, di Pendragon Salvatore Eulisse con Vasco Vascotto e con i veneziani Giovanni Boem e il nove volte campione del mondo Cesare Bozzetti. Idrusa ha al timone Paolo Montefusco, Roberto Ferrarese come tattico e conta una quindicina di titoli mondiali distribuiti tra i vari membri dell’equipaggio. Un grande entusiasmo per questa regata lo ha dimostrato Shining, il famoso maxi croato di Umago, con lo skipper Zeljko Perovic forse per via del legame storico tra le due città: un legame che risale fin all’anno 828 quando gli umaghesi offrirono riparo da una tempesta ai due mercanti veneziani in fuga da Alessandria d’ Egitto con le spoglie di San Marco. Da quel giorno il leone divenne parte dello stemma della città croata. Dal 1269 Umago e l’ Istria diventarono parte della Repubblica Veneta.

Ai primi tre classificati della Venice Hospitality Challenge andranno i cappelli del doge in vetro di Murano di colore blu, quest’anno realizzati dalla scuola del vetro Abate Zanetti. L’intento è far realizzare ogni anno i premi a una vetreria muranese diversa, oltre che di un colore diverso, per permettere a tutte di mettersi in luce.

Presentato oggi a Venezia il Venice Hospitality Challenge

venice hospitality challengeNove maxi yacht sono pronti a sfidarsi sabato 17 ottobre tra virate e giri di boa nella seconda edizione del Venice Hospitality Challenge, la manifestazione nata dall’incontro tra il creatore di eventi velici Mirko Sguario e l’hôtellerie di alto livello veneziana con la collaborazione del Circolo Velico il Portodimare.

Ogni maxi porta i colori di uno dei nove hotel partecipanti: Ca’ Sagredo Hotel gareggia con Maxi Yena, Belmond Hotel Cipriani con Anywave, Hilton Molino Stucky Venice con Pendragon, JW Marriott Venice Resort & Spa con Kiwi, The Gritti Palace, a Luxury Collection Hotel, con Il Moro di Venezia, Hotel Centurion con Shining, Palazzina G con Ourdream, The Westin Europa & Regina con Idrusa e il secondo hotel Luxury Collection a Venezia, l’ Hotel Danieli, con Ancilla Domini.

Per questa edizione si è pensato a un percorso ancora più spettacolare, tra il canale della Giudecca e il Lido della lunghezza di 6 miglia, chiunque può godersi lo spettacolo dalle rive. Il segnale di partenza è alle 13 davanti a Punta della Dogana (dopo un briefing tecnico alle 10 all’ Hilton Molino Stucky). Il primo lato è verso il Lido, qui girano la boa posizionata tra Lido e Sant’Elena, per poi tornare in bacino San Marco. Tra piazza San Marco e la Giudecca percorrono un bastone prima di affrontare il terzo lato verso l’ Hilton. Davanti all’hotel girano l’ultima boa per poi volare verso l’arrivo posizionato in bacino San Marco. Se invece non ci sarà abbastanza vento si torna al percorso già collaudato nella scorsa edizione, con partenza in Marittima, giro di boa alle Zitelle, un bastone in bacino San Marco e arrivo in canale dell’Orfano. A seguire ci sarà la premiazione nell’isola delle rose al JW Marriott Venice Resort & Spa accompagnato dalle bollicine Moët & Chandon.

A bordo dei maxi, che saranno ospitati nel nuovo marina Santelena, ci sono grandi nomi della vela nazionale e internazionale. A iniziare da Paul Cayard, lo skipper salito agli onori della cronaca nel 1992 per aver portato il Moro di Venezia prima a vincere la Louis Vuitton Cup e poi nelle semifinali di Coppa America contro gli americani. Il campione è al timone di Anywave, così stavolta il Moro di Venezia lo avrà come avversario. Lo scafo rosso voluto da Raul Gardini invece ha come skipper Claudio Carraro. Al timone di Maxi Yena c’è Furio Benussi, vincitore di nove titoli italiani e novi podi mondiali, di Kiwi Andrea Pesaresi, di Ourdream Mafio de Luca, di Pendragon Salvatore Eulisse, di Shining, il famoso maxi croato di Umago, Zeljko Perovic. Umago del resto con Venezia ha un legame dalle radici antiche che risale fin all’anno 828 quando gli umaghesi offrirono riparo da una tempesta ai due mercanti veneziani in fuga da Alessandria d’ Egitto con le spoglie di San Marco. Da quel giorno il leone divenne parte dello stemma della città croata. Dal 1269 Umago e l’ Istria diventarono parte della Repubblica Veneta.

Al vincitore va il premio challenge, il cappello del doge in vetro rosso realizzato lo scorso anno dal maestro muranese Antonio Seguso. Quest’anno invece i premi per i primi tre classificati escono dalla fornace Abate Zanetti e sono tre cappelli del doge di colore blu. L’intento è far realizzare ogni anno i premi a una vetreria muranese diversa, oltre che di un colore diverso, per permettere a tutte di mettersi in luce. In aggiunta ci sono i premi in denaro: 5 mila euro al primo, 3 mila al secondo e 2 mila al terzo.

«Sarà un grande spettacolo per il pubblico e per Venezia spettacolo voluto dall’ hôtellerie veneziana – ha commentato l’organizzatore Mirco Sguario – Con il Marina di Santelena e con questo evento Venezia si apre al mondo dello yachting più esclusivo e lo fa dando la possibilità a tutti di poter ammirare queste splendide barche nel loro momento più competitivo». «Lo splendido premio realizzato lo scorso anno da Antonio Seguso quest’anno sarà opera della scuola del vetro Abate Zanetti che lo realizzerà nel colore blu. E’ mia e nostra intenzione che il colore distingua l’anno e che tale importante opera sia offerta ogni anno ad una diversa vetreria a significare l’alta qualità muranese», conclude Sguario.

A presiedere il comitato di regata Gianfranco Frizzarin ed Emilietta Barbieri, umpire Andrea Molinari