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Associazione sportiva dilettantistica dal 1975

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Emilia Barbieri eletta consigliera UVAI

Emilia Barbieri entra nel nuovo diretti UVAI

Si è svolta oggi a Roma, presso l’Hotel Hilton Garden Inn Rome Claridge, l’Assemblea elettiva dell’Unione Vela d’Altura Italiana, l’associazione di classe che riunisce gli armatori di barche a chiglia impegnati nel circuito agonistico di regate a rating, responsabile anche della diffusione sul territorio nazionale dei certificati di stazza della Federazione Italiana Vela.

Dopo lo spoglio, che si è concluso intorno alle ore 13, questi sono i nomi degli eletti, in ordine di preferenze, che faranno parte del Consiglio Direttivo dell’UVAI per il quadriennio 2017-2020: Francesco Siculiana, Francesco Sette, Pino Stillitano, Fabrizio Gagliardi, Bartolomeo Maugeri, Emilia Barbieri, Maurizio Pavesi, Marco Serpi, Carlo Brenco, Francesco Rima e Claudio Terrieri. Per quanto riguarda i Revisori dei conti, sono stati eletti Francesco Matrone (effettivo) e Fabrizio Saveriano (supplente), mentre il Collegio dei Probiviri sarà formato da Franco Quadrana, Vincenzo Addessi e Ignazio Cusumano.

Il nuovo Consiglio Direttivo dell’Unione Vela d’Altura Italiana si riunirà a Roma il prossimo giovedì, 16 febbraio, presso la stessa sede dell’UVAI, e in quell’occasione si procederà con la nomina delle cariche statutarie, quindi del Presidente, del suo Vice, del Segretario Generale, del Tesoriere e dei vari Responsabili delle Aree Territoriali.

Venice Hospitality Challenge: La vittoria va a Jena No Border

max ranchi

Photo Max Ranchi

È Jena il maxi di Furio Benussi, abbinato all’ Hotel Ca’ Sagredo, il vincitore della seconda edizione del Venice Hospitality Challenge: ha tagliato l’arrivo dopo un’ora e dieci minuti.

Proprio a pochi metri dall’arrivo Jena è riuscito a passare il maxi croato Shining dello skipper Zeljko Perovic che ha regatato abbinato al Centurion Palace Hotel. Terzo ha tagliato l’arrivo sette minuti dopo il primo Pendragon il maxi abbinato all’ Hilton Molino Stucky Venice con Salvatore Eulisse, Vasco Vascotto, Stefano Spangaro e con i veneziani Giovanni Boem e il nove volte campione del mondo Cesare Bozzetti. Quarto è arrivato Ancilla Domini (Hotel Danieli, a Luxury Collection Hotel) con Mauro Pelaschier e Claudio De Martis, quinto Idrusa di Paolo Montefusco e Roberto Ferrarese (The Westin Europa & Regina), sesto Kiwi di Andrea Pesaresi (JW Marriott Venice Resort & Spa) e settimo Il Moro di Venezia con lo skipper Claudio Carraro (The Gritti Palace, a Luxury Collection Hotel), mentre si è ritirato perché è andato in secca Anywave di Paul Cayard.

È stata una regata emozionante e difficile con vento leggero fino a 3 nodi e di direzione variabile. Puntuale alle 13.26 i maxi sono partiti dopo il conto alla rovescia reso ancora più spettacolare dai getti d’acqua di un rimorchiatore. Jena è partito primo seguito da Idrusa e Ancilla Domini. Brutta partenza per i croati di Shining che si sono lanciati alla rimonta, arrivando a girare primi la boa di bolina davanti a Sant’Elena. Sotto boa si è accesa la lotta tra Pendragon, Jena, Idrusa e Ancilla Domini. Shining si è allungato nel lato di poppa con Jena distaccata al secondo posto, quindi Pendragon e a seguire Ancilla Domini e Anywave con i due campioni Mauro Pelaschier e Paul Cayard che hanno ingaggiato un’avvincente lotta. Qualche difficoltà in manovra per Shining al giro di boa davanti alle Zattere che ha perso tutto il vantaggio su Jena, tanto che a pochi metri dall’arrivo la barca croata si è fatta soffiare per un pelo il primo posto.

E’ stato un grande spettacolo, il pubblico ha affollato rive e ponti per fotografare i maxi in regata. La regata si è svolta senza intoppi grazie alla collaborazione delle forze dell’ordine, di Capitaneria di Porto, Guardia Costiera e Guardia Costiera ausiliaria. E grazie ai giudici Franco Frizzarin ed Emilia Barbieri.

A seguire gli equipaggi sono stati ospitati dal JW Marriott Venice Resort & Spa nell’Isola delle Rose per la premiazione accompagnata dalle bollicine Moët & Chandon.

Il Venice Hospitality Challege è un evento esclusivo nato dall’unione tra sport e glamour, voluto da Mirko Sguario e dall’hôtellerie di lusso veneziana. «È stata un’edizione molto sofferta, ma proprio per questo ancora più ricca di soddisfazioni – commenta Mirko Sguario – Venice Hospitality raggruppa 10 hotel diversi, in concorrenza ma uniti nel dare un’immagine dell’imprenditoria cittadina capace di organizzare eventi spettacolari». «È stata una regata interessante sotto il profilo tattico con notevoli cambi di posizione al vertice della flotta», conclude Sguario.
«Mi fa sempre gran piacere regatare a Venezia – ha detto Paul Cayard – Ho bellissime memorie del tempo passato qui negli anni ’90 e dopo. E anche oggi ho riprovato queste esperienze regatando di fronte a San Marco e alla Giudecca». «Ci siamo avvicinati alla riva per cercare di sfruttare le piccole raffiche che c’erano e purtroppo ci siamo avvicinati troppo, abbiamo toccato il fondale e siamo rimasti bloccati lì. Abbiamo dovuto accendere il motore e quindi dichiarare il ritiro dalla regata», aggiunge Cayard.

Per Mauro Pelaschier in regata con Ancilla Domini è stata «una regata impegnativa per i salti di vento ma ci siamo divertiti molto. Le imbarcazioni più pesanti oggi sono state quelle più penalizzate».
Furio Benussi, il vincitore con Jena commenta: «è stata una regata entusiasmante, Shining a un certo punto ha preso un distacco difficile da recuperare e noi all’ultima boa abbiamo fatto una manovra difficilissima, abbiamo virato e ammainato lo spi e in questo modo siamo riusciti a riprenderli. Eulisse il nostro tattico è stato bravissimo, abbiamo avuto un grande tifo da parte dei supporter degli hotel e spero che questa regata abbia tutto il successo che si merita».
Per Vasco Vascotto in regata con Pendragon «è stata una regata straordinaria perché più unica che rara, lo spirito della manifestazione non può che suscitare allegria e interesse e fra poco ci sarà la coda per parteciparci».

I primi tre classificati sono stati premiati con i cappelli del doge in vetro di Murano di colore blu, realizzati dalla scuola del vetro Abate Zanetti. L’intento è far realizzare ogni anno i premi a una vetreria muranese diversa, oltre che di un colore diverso, per permettere a tutte di mettersi in luce.

Su velaveneta.it una gallery con le foto di Max Ranchi